PCG BAR con… Francesco Beretta

  • 15 Febbraio 2021
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Nuova intervista e nuovo personaggio! Partiamo subito dalla presentazione

“Ciao a tutti! Il mio nome è Francesco Beretta”

 

Ciao Francesco! Qual è la tua mansione allinterno del PCG Bresso?

“Sono responsabile delle visite mediche per il settore calcio (maschile e femminile) e per l’atletica. In tutto gestisco circa 500 atleti, è un lavoro copioso”

 

Che cosa significa per te il PCG Bresso e da quanti anni ne fai parte?

“Faccio parte della Polisportiva da circa 10 anni e per me rappresenta un posto dove posso avere delle relazioni sociali. Mi permette di capire cosa pensano le persone, di smussare i miei angolini, i miei limiti ed entrare in relazione con l’altro.

Da quando sono in pensione lo faccio come passatempo per restare attivo ma è un impegno non da poco soprattutto nei mesi clou (settembre-ottobre).

Il lavoro è impegnativo considerando che ci sono anche alcune disavventure come famiglie che ti chiamano 2/3 volte per prenotare la visita e poi finisce che non si presentano agli appuntamenti prefissati. E succede anche più di una volta.

Insomma, stare dietro a tutti è un bellimpegno!”

 

Cosa ti lascia a livello umano questo tuo ruolo?

“Sicuramente le relazioni sociali che con il tempo sono diventate vere e proprie amicizie. Ho iniziato un po per caso e vedevo che quelli che portavano avanti il progetto ci mettevano tanta passione, anzi erano più coinvolti di me a livello emotivo!

Io ho iniziato come passatempo ma col passare degli anni ho cambiato anch’io approccio e sono rimasto sempre più coinvolto. È bello poter accompagnare i miei coetanei nel portare avanti questo progetto. IL PCG Bresso è cresciuto molto ma ha ulteriori margini di miglioramento perché la voglia c’è e ci sono ancora tante persone che potrebbero fare di più. È stato fatto molto ma si possono raggiungere ulteriori traguardi”.

 

Hai qualche aneddoto divertente da raccontarci?

“Posso dirvi che Pierce mi chiamava Super Mario ma non ho mai scoperto il motivo ahah. Un’altra storia divertente è legata al mio ingresso nel PCG Bresso: è stata la mamma diel Checco a suggerirgli di contattarmi per entrare nella Polisportiva. Tutto perché ho la stessa età di uno dei fratelli di Checco e sua mamma mi aveva già conosciuto. Così ho ricevuto la chiamata in questo strano modo”

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