Intervista al nostro Direttore Tecnico

Come sempre a metà anno, il Prof. Luciano Mauro traccia un bilancio della stagione indicando obiettivi, ma anche grandi novità per gli anni a venire.
Ecco il  Direttore Tecnico del Settore Volley risponderci a 10 domande:

1 – Luciano, dapprima un commento sulla FANTASTICA STAGIONE 2013/14, conclusa, oltre che con il terzo posto provinciale per l’U13 Maschile 3×3, l’U13 Maschile 6×6 e l’U14 Maschile, anche con la promozione in A1 della nostra Mista CSI, la seconda promozione consecutiva in due anni per la nostra Prima Squadra Femminile, l’immacolata promozione in Serie D Maschile e il ritorno nei campionati Nazionali per i ragazzi della Prima squadra Maschile.

Sì, un vero trionfo per i nostri colori: le 4 promozioni ed i successi di rilievo tra gli under ci hanno davvero riempito di orgoglio e di soddisfazione. Ancor più se si pensa che alcuni sono stati conseguiti senza i pronostici della vigilia, il che testimonia il virtuoso percorso tecnico-tattico e il carattere delle nostre formazioni.
Nel dettaglio, i piccoli della U13 e della U14 sono stati davvero bravi a collocarsi sul podio dietro formazioni blasonate, credo che questo sia il massimo obiettivo attualmente possibile per una società che non va a “prendere”  giocatori già fatti.
Per la prima divisione maschile il risultato era nell’aria, atteso. Dopo aver mancato per un soffio la promozione nella stagione precedente, era da attendersi una sorta di rivincita, ed è stata una cavalcata vincente, con promozione conseguita con diverse giornate di anticipo.
Per le ragazze della seconda divisione, diversamente dall’anno precedente, il successo è stato un po’ più sofferto e raggiunto praticamente sul filo di lana, grazie alla progressiva e notevole crescita tecnico-tattica e alla loro indomita tenacia.
Per la Mista lo scorso anno scrissi  che questi/e  ragazzi/e sono ammirevoli, e che rinnovano ogni anno il piacere di ritrovarsi, giocare e … anche vincere. Ed eccoli qua che puntualmente si confermano anche in questa stagione! Lancio loro una sfida per il futuro: …e rivincere una finale nazionale?
La promozione della C in B2 è stato un capitolo a parte: partiti con una formazione giovane e fortemente rinnovata e con un nuovo allenatore, nessuno ci dava per favoriti; ulteriori incertezze li procurava l’inedita formula e composizione dei gironi. Qui il percorso è stato davvero travagliato, sofferto, con partite intense vietate ai deboli di cuore, con sconfitte cocenti e vittorie esaltanti, dove la vera forza della squadra, il gruppo, è emersa nei momenti più difficili, consentendo ai nostri ragazzi di raggiungere questo meritato traguardo.

2 – Quali sono le prime soddisfazioni di questa stagione?

La prima in ordine di tempo è stata l’esperienza del Collegiale di Serina ad inizio Settembre dove i nostri atleti hanno ottimamente cominciato la stagione agonistica. Questo appuntamento sta diventando sempre più significativo, tutti si integrano, si relazionano tecnicamente e socialmente, ci si allena insieme con un ricco e continuo scambio di esperienze, allenatori compresi.
L’altra, per tutti noi, è stata quella di essere riusciti a portare nelle palestre un così elevato numero di ragazzi e ragazze e vederli gioiosi e vogliosi di imparare, attenti ed impegnati per dare il meglio di sé nell’eseguire i vari fondamentali e le situazioni di gioco di squadra.

3 – In 5 anni che sei in questa società i numeri dei tesserati sono raddoppiati, come ad oggi siamo oltre 350! Cosa prevedi per i prossimi 5 anni?

Arriveremo a 700! Al di là della battuta, il numero degli iscritti è il nostro biglietto da visita, la nostra prima credenziale, a dimostrazione del lavoro fatto e che facciamo, ed è davvero impressionante: siamo la sezione sportiva Bressese più numerosa. E questo ci impone di mantenere lo standard operativo il più elevato possibile.
Penso quindi alla continuità, al consolidamento ed allo stesso tempo ad uno sviluppo espresso in termini di miglioramento dell’offerta qualitativa. Anche se la struttura societaria è già ottimamente organizzata, sia sul piano sportivo che dirigenziale, la sfida del futuro sarà fare ancora meglio. Nei fatti questo si esplicherà con la cura dei dettagli, dei particolari, col cercare idee e soluzioni sempre migliori, a cui tutti saranno chiamati a dare il loro prezioso contributo, sempre tenendo il focus sull’attività in Oratorio.

4 – Un breve commento ai campionati in corso delle nostre prime squadre.

Nel girone di andata i ragazzi della B2 erano relegati in fondo alla classifica, ma ora grazie a nuovi innesti, fiducia e pazienza i risultati stanno pian piano arrivando. In questa prima fase del campionato la prima squadra è stata altalenante e non abbiamo portato a casa, in termini di punti, tutto quello che avremmo potuto. Questo è in parte da imputarsi alla qualità degli avversari, ma anche alla nostra incapacità di essere incisivi nei momenti che contano: ci manca il “killer instinct”. Credo comunque che le prossime gare possano offrirci l’opportunità di riprendere quota, soprattutto pensando ai numerosi match che disputeremo in casa.
La serie D sta disputando un ottimo campionato,  attualmente è settima su quindici, ma con un buon margine sul gruppo di fondo classifica. Stanno facendo un buon lavoro e giocano bene, sempre meglio direi, e con loro ha già esordito positivamente qualche giovane dell’U17!
Continuando con il maschile, la nostra prima divisione over è ottimamente collocata nella parte alta della classifica. E non può che essere così: sono “ragazzi” molto esperti, un mix di qualità tecnica ed astuzia pallavolistica. Una garanzia di successo.
La prima divisione femminile quest’anno fa un po’ fatica, sta facendo i conti con le tante squadre di buon livello presenti nel loro girone e con un organico a volte non completo. Sviluppano comunque un buon gioco, ben strutturato ed organizzato e con loro cominciano a debuttare delle piccole dell’U16: il nostro futuro!
Le terze divisioni maschile e femminile rappresentano un po’ le nostre formazioni sperimentali: sono disputate rispettivamente dai ragazzi dell’U17 e dalle ragazze dell’U16 e U21. Si confrontano con squadre composte da vecchi/e marpioni della pallavolo, molto esperti e determinati/e che non si lasciano scappare l’opportunità di “….insegnare ai giovani” come si fa a giocare. Non pensiamo qui al risultato, vedo questa partecipazione come utile momento di formazione e sperimentazione.

5 – Quali sono i principali obiettivi del nostro settore giovanile maschile?

Premesso che con grande piacere considero il nostro settore maschile uno tra i più floridi e completi della realtà pallavolistica della provincia di Milano (disputiamo tutte le categorie dalla U12 alla U17) e che la certificazione Marchio d’Argento FIPAV ne premia la qualità, si apre per noi la sfida di arrivare ad essere competitivi in termini agonistici con le prime 2-3 società milanesi, senza avvalerci della “selezione” di giocatori che queste compiono per formare le loro squadre.
Per come siamo strutturati, direi che il nostro prossimo obiettivo è dunque quello di arrivare a collocarci in sul podio in tutte le categorie in cui le nostre squadre saranno impegnate. Ambizioso? Forse, ma nel breve-medio periodo secondo me sarà possibile. Per ottenerlo dovremo lavorare tutti in modo eccellente: ragazzi, tecnici e staff dirigenziale. Dovremo cogliere tutte le opportunità per far crescere i nostri atleti, ad esempio giocando e confrontandosi con altre squadre in tornei e partite a livelli sempre più alti, premessa indispensabile questa per apprendere e migliorarsi, senza dimenticarci che tutto questo deve essere fatto nel pieno rispetto dello sviluppo di tutte le componenti della personalità dei ragazzi, per aiutarli a crescere in  modo sano, favorendone la piena realizzazione come persone.

6 – A livello femminile iniziamo a toglierci qualche soddisfazione, ma come vedi lo sviluppo del settore in futuro?

Partiamo dalla strutturazione di questo settore: finalmente anche l’organico delle squadre giovanili, suddiviso per contiguità di categoria, si sta realizzando: siamo “coperti” dal minivolley alla U16, e ovviamente tra due anni avremo anche la U18  e così sarà completato. Questo obiettivo è di primaria importanza, e avrà riflessi positivi a “cascata” fino alla prima divisione e ci consentirà di guardare al futuro con fiducia.
Ma abbiamo di che essere soddisfatti anche dei risultati e della qualità del gioco espressi che non sempre si traducono in punti in classifica, ma che ben evidenziano i progressi costanti che i vari gruppi stanno facendo.

7 – A livello tecnico, la società ha investito molto su ottimi allenatori, crescendo i propri e portandosi a casa quelli considerati idonei al Progetto Giovani, come consideri oggi il “parco”?

Allenare i giovani non è facile, perché occorrono metodologie di lavoro, competenze e capacità tecniche specifiche. Trovare allenatori con queste caratteristiche è difficile, ed il fatto di essere riusciti in questi anni a completare pazientemente tutte le tessere e dotare tutti i gruppi di lavoro e le squadre giovanili di ottimi allenatori, capaci e competenti, è motivo di grande soddisfazione, e molto merito va a chi si “muove” per rendere possibile questo, alla presidenza ed al direttore sportivo della società, sempre particolarmente sensibili e attenti a questi temi.
Devo anche sottolineare come, oltre ad essere ottimi allenatori, i nostri tecnici stiano lavorando in perfetta sintonia, dall’allenatore della prima squadra maschile ai più giovani assistenti, condividendo conoscenze ed esperienze, lavorando insieme, favorendo lo “scambio” di atleti ed atlete inserendoli nelle varie squadre, sia per contribuire alla migliore organizzazione del proprio gruppo-lavoro che per accelerarne la crescita, in allenamento ma anche in gara, avendo come obiettivo finale il miglioramento e la crescita complessiva del nostro movimento, premessa indispensabile e via maestra da seguire per realizzare la migliore proposta tecnico-educativa possibile.

8 – Apparteniamo da quest’anno al Pool del PowerVolley Net, partecipando attivamente con la società di Serie A1 di Milano. Come valuti la collaborazione?

In tempi come questi, in cui si fa sempre più fatica a reperire risorse sia in termini economici che umani, ritengo questa collaborazione molto positiva, credo che possa contribuire alla crescita del movimento pallavolistico, e la reputo utile soprattutto in termini di scambio di cultura sportiva e condivisione di momenti di aggiornamento tecnico-tattico specifico. Inoltre, le possibili sinergie in termini di scambio di atleti e condivisione di obiettivi sportivi sul territorio, la completano e la valorizzano ulteriormente. Siamo solo agli inizi, vedremo cosa ci riserverà il futuro e quali sbocchi potrà avere, sono fiducioso.

9 – Cosa dobbiamo aspettarci per la prossima stagione, per tutte le categorie, dalle giovanili alle Prime Squadre?

L’analisi al giro di boa, girone di andata, per i vari campionati, l’abbiamo già fatta; posso aggiungere che per tutte le squadre auspicherei il mantenimento delle serie e categorie attualmente detenute, perché questo ci permetterebbe di affrontare la prossima stagione con una strutturazione organica ben articolata e funzionale, pronti per ripartire da subito alla grande. Per le giovanili il discorso potrà essere di più ampio respiro, visti i numeri dei giovanissimi “emergenti”, che ci consentiranno di coprire egregiamente tutte le categorie, si potrà così articolare la partecipazione ai vari campionati di categoria con squadre formate per livello di capacità, favorendo ed anticipando la formazione di nuovi atleti/e per le squadre maggiori.

10 – Qual’è il tuo sogno nel cassetto per questa nostra realtà?

Ne ho due!
Il primo che la società possa nel breve disporre di una “casa” intesa come “spazio proprio” dedicato in esclusiva al volley, dove poter programmare e svolgere l’attività di formazione con tempi di lavoro ed attrezzature al passo con le richieste dalla pallavolo moderna. Già lo scorso anno l’auspicavo, oggi la situazione spazi-palestra è in parte migliorata ma non ci siamo ancora! Siamo sempre “super compressi” ed ogni volta è un vero problema “incastrare” allenamenti o gare.
Il secondo, è un mio vecchio pallino: sviluppare un progetto trasversale di formazione sportiva che possa coinvolgere le varie sezioni della PCG Bresso, un progetto basato sulla possibilità di offrire ai nostri ragazzi, soprattutto a quelli più giovani, l’opportunità di svolgere una “reale” attività polisportiva di formazione, componendo il proprio “pacchetto di attività motoria” con opzioni sportive scelte tra una pluralità di offerte: pallavolo, calcio e atletica. Questo accrescerebbe notevolmente la capacità, le competenze e la cultura sportiva dei nostri giovani, con sicura e positiva ricaduta sulla loro crescita finale come persone.

 

Ormai sono al mio quinto anno alla Polisportiva e voglio condividere una mia riflessione su questa società: pur avendo lavorato con diverse organizzazioni sportive e con moltissime persone, QUI a Bresso lo sport è differente e credo “migliore”, perché i valori sportivi che entrano in gioco sono davvero tanti e resi speciali dall’ambiente che li circonda, dalle persone a partire dalla dirigenza, sino agli allenatori ed atleti/e. Sò per certo che in questa società c’è tanta energia e voglia di far bene e tutti lavorano al meglio per arrivare all’obiettivo condiviso.

Concludo con la mia solita frase, che vuole “smuovere” in voi giocatori e giocatrici del PCG BRESSO quella passione, curiosità, determinazione e, perchè no, quella soddisfazione di appartenere a questa rara categoria che sono gli sportivi: “L’atleta vero è colui che tra le righe del suo impegno, della sua passione, del suo successo ha valori che fanno grande non solo un atleta, ma l’uomo stesso” cit. Papa Giovanni Paolo II

 

Un saluto ed abbraccio a tutti voi,  con un grazie per questa esperienza che condividiamo.

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